Continuiamo il racconto del nostro viaggio in Sri Lanka da dove l'avevamo lasciato.
Il racconto è basato in gran parte sulle foto e su brevi testi ma qua e là troverete suggerimenti tecnici per le escursioni e consigli specifici sulla zona visitata (in verde), alcuni piatti tipici vegan che vale la pena di assaggiare (in blu) e degli estratti dei nostri diari di viaggio con impressioni personali (nei box a sfondo grigio).
Parte terza: la foresta di Sinharaya e la costa sud.
Vi avevamo lasciati nella zona centro meridionale, nei dintorni di Haputale dove avevamo parlato della zona del tè. Ad Haputale abbiamo definitivamente salutato la nostra guida Malith per continuare il viaggio autonomamente.
Il mezzo di trasporto più usato in Sri Lanka è sicuramente il bus ma le percorrenze sono spesso abbastanza lunghe e i bus molto affollati. Il bello di questo mezzo di trasporto è che permette un'esperienza di vita reale insieme alle popolazioni locali condividendone le attività, le usanze e il cibo. Il viaggio in bus permette di osservare dal finestrino splendidi panorami e comprendere a pieno lo spirito dei luoghi che si attraversano.
Da Haputale, l'unico modo per raggiungere la costa sud con gli autobus è passare dalla caotica Ratnapura.
E' una città di medie dimensioni decisamente affollata e caldissima. La stazione dei bus si trova in un quartiere-mercato molto suggestivo ma anche abbastanza stressante. Il nostro suggerimento è di prendere il primo bus disponibile e lasciarsela alle spalle!
La porta d'accesso alla foresta di Sinharaya è la cittadina di Deniyaya. Deniyaya è un piccolo centro abitato rurale immerso nella foresta e contornato da piccoli villaggi. In questa zona è molto facile trovare un alloggio carino e a prezzi vantaggiosi, personalmente vi suggeriamo la Deniyaya Guest House, a circa un km dalla fermata del bus su una strada laterale che costeggia il fiume.
Il gestore è molto disponibile, e la casa è carina e in una posizione molto tranquilla.
Alla Sinharaja Forest Reserve si può accedere solo accompagnati da guide autorizzate. Come per tutti i servizi in Sri Lanka, è facile che anche in questo caso possiate trovare prezzi molto difformi spesso gonfiati ad arte. La foresta non è facilmente raggiungibile dal paese, esiste un bus di linea che vi porta vicino all'ingresso in direzione Mederipitiya, da qui dovrete necessariamente prendere un tuk tuk oppure camminare per alcuni km. In fin dei conti può essere decisamente conveniente usufruire di un pacchetto all-inclusive offerto dal vostro albergatore. Sicuramente vi permette di risparmiare un sacco di tempo!
La foresta è semplicemente magnifica! Un numero inquantificabile di animali è pronto a rivelarsi agli occhi più attenti. A farla da padroni sono uccelli e rettili ma a guardare bene si notano un'infinità di invertebrati, pesci, piccoli mammiferi e ovviamente scimmie!
L'ecosistema è uno splendido esempio di foresta disetanea e pluristratificata con una gran quantità di specie arboree e arbustive tra cui le meravigliose felci arboree e le caratteristiche liane.
I torrenti sono ricchissimi di acqua e brulicano di piccoli pesci pronti ad affollarsi sulle mani e sui piedi dei visitatori per mangiucchiare la pelle morta!
Per le uscite nella foresta servirebbero scarpe alte e pantaloni lunghi. Sebbene non si possa del tutto escludere il rischio di morso da parte dei tanti serpenti, insetti e ragni, la minaccia più concreta sono le sanguisughe. Un buon metodo per evitare di farsi aggredire da questi animali è quello di tenere i pantaloni infilati dentro ai calzini e fare attenzione nelle zone di erba alta e negli acquitrini. Meno a rischio sono le zone con acqua corrente, specie se ricche di pesci. Portate il costume da bagno ma ricordate di non immergervi in acqua se vi siete cosparsi di repellenti per insetti o di creme solari. Tutte le sostanze che compongono questi prodotti sono pericolose per gli ecosistemi acquatici.
Lasciata Deniyaya ci dirigiamo verso sud, sempre con gli autobus, pronti per scoprire le tanto famose spiagge sull'Oceano Indiano.
Nella costa meridionale del Sri Lanka, una località è universalmente nota come il luogo da spiaggia per eccellenza: Mirissa, famosa per il surf, le feste e il grande afflusso turistico occidentale. Potevamo perdercela? Ovviamente si! Decidiamo quindi di indirizzarci verso altri lidi (letteralmente). La nostra scelta ricade su Tangalle, leggermente più a est. Qui possiamo finalmente goderci un po' di relax dopo due settimane decisamente intense! Niente di meglio di una capanna sulla spiaggia all'ombra delle palme da cocco.
Sulla spiaggia vivono un gran numero di cani! Sono molto amichevoli (con gli umani) ma ci è parso subito chiaro che tra loro hanno territori ben definiti. La foce del fiume è un confine "presidiato"! Delle sentinelle a quattro zampe si scrutano da una sponda all'altra e guai a chi tenta di sconfinare!
La sera è abbastanza viva. Molti bar sulla spiaggia propongono cene e aperitivi. Ci siamo concessi un cocco di lusso (pagato tipo dieci volte quello che costa lungo una strada!) ma arricchito con lime e decorato in modo "fantasioso"! Abbiamo scoperto che l'acqua dell'Oceano è davvero calda! Abbastanza da convincere anche me (che odio il mare!) ad una lunga nuotata mattutina.
Una piacevole conclusione per questa ultima tappa del viaggio!
Sulla via del ritorno verso Colombo facciamo tappa a Galle. La cittadella coloniale con il forte olandese merita una visita ma nel complesso tutto il quartiere è molto turistico.
Può essere sensato fermarsi per spezzare il viaggio verso Colombo (e per passare nella capitale meno tempo possibile) ma non ci è parso che valga la pena di fermarsi più di una notte.
The End!
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